Presentazione

  


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Come tanti paesi del Meridione d’Italia, e della Puglia in particolare, Fasano ha sempre basato la sua economia sul settore primario. Il secondario, l’industria, non ha mai conosciuto uno sviluppo ma solo timidi tentativi di affermazione. Nell’Ottocento troviamo una fabbrica di vetro, qualche stabilimento meccanico, alcuni pastifici e mulini del tutto insufficienti alle necessità, e alcune fabbriche di sapone di cui una ancora superstite.
Il sottosuolo del nostro comprensorio è avaro di materie prime, se si escludono le cave di marmo e di tufo, che sono servite e servono ad alimentare il ramo delle costruzioni, un’attività svolta con sistemi di gestione artigianale e che assorbiva il maggior numero della forza lavoro maschile. Quanto alle industrie manifatturiere, in prevalenza si trattava di maglierie e pantalonifici che occupavano la manodopera femminile.
È proprio dal censimento del 1971 che viene fuori un dato importante che segna la svolta nell’indirizzo dell’economia della nostra città, Fasano vedeva calare la popolazione attiva nel settore dell’agricoltura e sviluppare quella nel settore dei servizi – soprattutto il ramo del commercio – vale a dire collocandosi già nella fase dell’economia postindustriale saltando, in ultima analisi, la fase dell’industrializzazione vera e propria.

Tale era, rappresentata a grandi linee, la geografia economica della nostra città quando nell’autunno del 1972 veniva inaugurato l’Istituto Tecnico Commerciale Statale, quale sezione staccata dell’ITCS G. Marconi di Brindisi, poi divenuto autonomo nell’anno scolastico 1978-1979 e intitolato al meridionalista G. Salvemini e subito allocato in via Fratelli Rosselli e dalla fine del 1988 con sede propria in via G. Attoma.
Successivamente con delibera comunale n°188, pubblicata il 18 marzo 1973, ratificata dal Consiglio Comunale il 26 marzo 1973, il Comune di Fasano, sensibile alle esigenze del territorio, si impegna ad istituire, la sede coordinata dell’Istituto Professionale Alberghiero di Brindisi, provvedendo, tra l’altro, a prendere in locazione un ristorante completo di attrezzature, e precisamente quello del Motel Rosa in via Mignozzi. Dopo
qualche anno l’istituto è trasferito in via Santa Margherita, poi in via dell’Artigianato, per approdare nel settembre 1990 presso i locali dell’ex Convento delle Teresiane e nel gennaio 2003 presso la nuova sede di via San Lorenzo. (Continua a leggere)